GUIDA e CONSIGLI UTILI per leggere Storia di anime gemelle.
(Attenzione:
per questa lezione, l'autrice ci tiene a precisare che se verrà citata
per copyright infrigment si appellerà all'infermità mentale. Have fun!).
Lezione #4: La colonna sonora.
Ciò a cui presto maggiormente attenzione durante la
visione di un film, non è la bravura degli attori, o la sceneggiatura in sé, ma
è la colonna sonora. Sono affascinata dalle musiche di un film, dalle conseguenze
che hanno il ritmo, le parole, il mood di una canzone quando è accostata a
delle immagini. Mi fa strano pensare che, nel momento stesso in cui mi accorgo
di quella particolare melodia in sottofondo, so che sto semplicemente guardando
un film, un’opera di finzione –per il semplice motivo che nella vita reale non
ci sono jingle simpatici o tetre note di organo ad accompagnare i nostri
momenti, eppure, non posso fare a meno di sentirmi coinvolta emotivamente e
fisicamente dalle immagini che sto guardando, come se fossi veramente dentro la
scena, insieme ai protagonisti.
Ora. Qualcuno mi ha chiesto perché i titoli dei capitoli
di Storia di anime gemelle sono in inglese.
La risposta è semplice, e potrebbe farmi incorrere in
problemi di copyright, ma non sono riuscita a fregarmene abbastanza per
cambiarli in tempi non sospetti, e di certo non mi nasconderò dietro un dito
adesso. La verità è che il titolo di ogni capitolo, è il titolo della canzone
che l’ha ispirato, e tutti insieme creano la soundtrack dell’intera storia. Il
mio obiettivo era dare alla parola stampata quel qualcosa in più che
coinvolgesse il lettore e che lo ambientasse all’interno della scena descritta,
esattamente come fa la colonna sonora in un film. Ma attenzione, le musiche all'interno di questo libro, non sono accessorie. Sono fondamentali.
Dovete sapere che io ho un problema, gente. Ascolto le
canzone in loop. Un loop che dura giorni e settimane, a volte anche mesi. E non
c’è medicina che possa risolvere il problema. Solo una nuova canzone in loop,
fa inabissare la vecchia canzone in loop. È un circolo vizioso dal quale non
riesco a sottrarmi
Ed è così che è nato Storia di anime gemelle. Ascoltavo
canzoni in loop e ispirandomi al ritmo, alle parole, e, a volte, al titolo
stesso della canzone, ho scritto l'intera storia.
Alcuni esempi? Stavo ascoltando “Dominos” un giorno, per diversi giorni,
e continuavo ad immaginarmi questo tizio che nuotava a stile libero nello spazio.
Poi mi sono chiesta: “Per quale diavolo di motivo quel tizio è finito nello
spazio?”. “Victims” mi dava l’idea di un tipico party americano, con i
bicchieri di plastica rossa, il beer pong, la musica troppo alta che disturba i
vicini e le camere al piano di sopra occupate da coppie intente a pomiciare.
Capite adesso, perché non sono riuscita a cambiare i
titoli?
Non sto dicendo che il libro va letto ascoltando le
canzoni in sottofondo. Il multitasking, o lo si ha, o non lo si ha. Ma magari…
appena avete finito di leggere un capitolo, andate su Youtube o su Spotify e
ascoltate la canzone che lo accompagna. Vi accorgerete che mancava qualcosa prima. Mancava un pezzo fondamentale di questa Storia.