martedì 29 aprile 2014

A quanti social network devi essere iscritto per farti i cazzi degli altri?

Being social, chiaramente non fa per me.

Mi sento come se fossi nell’Arena di Hunger Games. L’obiettivo non è uccidere gli altri parteciparti, ma avere una conversazione con loro, farsi notare dagli altri.
Credetemi, non ho voglia di morire in silenzio. Davvero. Ma il problema fondamentale è che quando penso ai social network, divento rabbiosa.
Dipende solo dalla mia naturale predisposizione all’isolamento? Forse. D’altra parte, una persona asociale, non è social per definizione.
Ma il fatto che siano così tanti e così simili fra di loro, proprio mi manda in bestia. Avete presente quelle scene nei film, in cui il super riccone di turno apre il suo garage e mostra all’amica da impressionare, la sua vasta e preziosissima collezione di auto?
Ecco. Quando penso a Facebook, a Twitter, a Linkedin, a Tumblr, a Youtube, a Instagram, a Pinterest… mi viene in mente esattamente quella scena lì. E penso: «Qual è il senso di avere così tante cose che svolgono esattamente la stessa funzione?». È uno spreco! Di tempo, di energie, di soldi.
Perché dovrei avere più di una macchina? Perché dovrei avere più di un social network?
Se l’obiettivo di Facebook è permettere alle persone di interagire tra di loro, e creare un luogo virtuale in cui tutti sono connessi con tutti, perché quei tutti devono iscriversi a Twitter, e tornare a connettersi tutti con tutti anche su Twitter?
Avete seguite il mio ragionamento?
Vorrei spiegarmi meglio utilizzando un esempio filosofico, ma ancora non voglio darvi l’idea precisa di quanto io odii questi odierni mezzi comunicativi.
Mi limiterò a parlarne male, senza tirare in ballo la filosofia.
Non fraintendetemi, però. Facebook è una delle prime pagine che apro quando accendo il computer, e rimane aperta per tutto il giorno, insieme al sito dei telefilm in streaming. Ma è l’unico social network che utilizzo attivamente. Lo uso per parlare con i miei amici, e per spiarne altri. Lo uso per scrivere cazzate, e per fare un po' di pubblicità al mio libro, ultimamente.
Nient’altro.
Voi per quali altri motivi usate Facebook? E per quali altri motivi usate/dovreste usare un altro social network?
Ah, dimenticavo! Ho anche Google Plus, ma mettersi a parlarne male, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.
Non ho idea di come si usa twitter, e non ho cose abbastanza interessanti da fotografare, per iscrivermi ad Instagram. Io stessa non sono un soggetto particolarmente fotogenico. Sto incominciando ad odiare anche youtube, ultimamente. Nonostante all’inizio mi sembrasse un buon modo per diversificare le cose, per offrire qualcosa di nuovo. Salta fuori che il “Boyfriend Tag” l’hanno fatto anche i gatti che suonano il pianoforte. Pinterest, Tumblr, Linkedin? Ho solo una vaga idea di cosa siano, e non abbastanza sbatto per saperne di più. Sorry, guys.
Magari sto sbagliando tutto. Magari rimarrò indietro. Un processo di selezione naturale mi escluderà dalla cerchia dei più fighi. Magari la pubblicità del mio libro che farò su facebook sarà completamente inutile. Ma non capirò mai il bisogno di iscriversi a più di un social network. No, gente. Ho già abbastanza problemi a gestire il mio armadio, che offre tante possibilità, ma che alla fine si rivelano tutte uguali.
Non mi iscriverò a Twitter e non scaricherò Instagram. Non diventerò la puttana dei social network!
Sto iniziando a capire cosa voleva dire Peeta, nei primi Hunger Games. “Se proprio devo morire, voglio rimanere me stesso”.
Ok, non sto per morire, ma sostituite quelle parole con “devo espormi alla comunità social per pubblicizzare il mio lavoro”, ed ecco quello che volevo dire.
Non ho proprio voglia di morire in silenzio. Ma non ho neanche voglia di cambiare il mio modo di pensare.
Troviamo una via di mezzo, mondo. 
Facciamo il gioco dei mimi. Inizio io.