venerdì 25 marzo 2016

Alla me stessa di due anni fa

e ad ogni altro timido esordiente là fuori.

 

Non avere paura. Se hai scritto un libro dovresti sapere che, statisticamente, lo hanno fatto anche il barista sotto casa tua e il tizio seduto davanti a te in autobus. L’Italia è una paese di scrittori, per cui non sentirti sola. Quella di scrivere è una passione legittima che dovresti continuare a coltivare soltanto perché ti rende felice, ma non aspettarti che ti faccia diventare ricca. Raggiungere la notorietà è difficile, e raramente accade per merito. Sappi che la percentuale di lettori nel nostro paese, è inversamente proporzionale al numero di scrittori, e i pochi lettori che abbiamo dipendono per la maggior parte dalle scelte editoriali delle grandi case editrici di bandiera che, guarda un po’, sono anche proprietarie delle librerie più grandi.

Fatti leggere. Ma non dai tuoi parenti, la cui opinione vale, ma è sicuramente di parte. Fatti leggere da qualcuno che non conosci. Usa Wattpad, o altre piattaforme di scrittura e condivisione. Esci allo scoperto e non avere paura dei giudizi. Se scrivere è quello che davvero ti piace fare, ogni critica e considerazione servirà a farti crescere e a farti migliorarti sempre di più.

Fai le tue ricerche. Prima di pubblicare inizia a sondare il terreno. Sappi che il mondo dell’editoria è diviso in più livelli. In alto ci sono le grandi Case Editrici, molto più in basso ci sono le case editrici di media o piccola larghezza, e ancora più in basso, per qualche strano motivo, ci sono le piattaforme di autopubblicazione online. Non disdegnare a priori il self-publishing soltanto perché ti spaventa l'idea di fare tutto da sola: in America va per la maggiore e non sai che soddisfazione si prova a vedere il TUO libro in vendita, fatto soltanto da te e da nessun altro. Tuttavia, fai bene a considerare l'idea di pubblicare con una casa editrice perché siamo in Italia, e in Italia conta ancora il nome, e non il merito. Scegliere è compito tuo, ma non buttarti ad occhi chiusi. Quel mare è pieno di squali e riuscire a non farsi mangiare sarà difficile. Se le tue ricerche saranno abbastanza approfondite, scoprirai che la maggior parte delle case editrice medio/piccole non fanno editing, né promozione, si evince dunque che sarà compito tuo farle. Dove? Sui Social Network.

Inserisciti nel giro. Mettiti nell’ottica che prima o poi dovrai iniziare ad usare facebook o Instagram o Twitter, non più per scrivere cazzate o per pubblicare foto di gattini, ma per promuovere te stessa e il tuo lavoro. Su facebook scoprirai che esistono gruppi di scrittori e di lettori, ai quali dovrai unirti. Saranno molto utili per farti capire cosa legge la gente e cosa “va per la maggiore”. Questi gruppi ti faranno scoprire anche cosa scrivono i tuoi colleghi, che metodi usano per farsi conoscere e quali post funzionano meglio. Praticamente dovrai fingerti un’esperta di marketing. Sperimenta, prova, sbaglia e poi rifai tutto da capo. Ricorda: lo spam fine a sé stesso NON è utile. Non cadere in tentazione!

Chiedi informazioni. Ogni scrittore ha fatto le sue esperienze e ha qualcosa da raccontare. Chiedi, informati, nessuno ti chiuderà la porta in faccia perché siamo tutti molto orgogliosi delle nostre creazioni. Leggi i libri delle Case Editrici che ti interessano e valuta alcune cose come: la copertina, l’editing e l’impaginazione. Se ti sembra un lavoro sciatto, lascia perdere. Non accontentarti perché pensi che "tanto non sei nessuno". Adesso, non sei nessuno, ma un giorno sarai di certo qualcuno e allora vorrai aver puntato sempre al meglio. Leggi attentamente il contratto e se non hai capito qualcosa, chiedi, chiedi e chiedi. Non è che vogliono fregarti, è che tutti puntano a guadagnare e tu sei l'ultima ruota del carro. It's just how it works.

Buttati. Se andrà bene, ci avrai guadagnato qualcosa. Se andrà male, saprai come fare meglio la prossima volta. Impara da ogni errore che commetti, ascolta i consigli degli altri, valutali, ma non lasciarti mai condizionare. Rimani fedele a te stessa. E continua a scrivere.



Con affetto,
Tabby.